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I linguaggi di programmazione dichiarativi nacquero con lo
scopo primario di permettere di definire le specifiche di un
problema. Alcuni di questi linguaggi furono concepiti con il solo
scopo definitorio, senza dunque fornire la possibilità di esecuzione
del codice. Altri invece nacquero e si evolvettero come linguaggi di
programmzione veri e propri, in grado ovvero di eseguire
effettivamente la specifica fornita, e di permettere in breve tempo e
con bassi costi di avere in mano un prototipo che realizzi fin da
principio il funzionamento del prodotto software finale.
L'argomento principale del corso sarà lo studio della
famiglia di linguaggi di programmazione dichiarativa
costituita dai linguaggi di programmazione logica.
Programma del corso:
- Aspetti fondazionali riguardanti la semantica dei linguaggi logici,
- Tecniche di implementazione
che permettono di comprendere le caratteristiche di efficienza e
le garanzie automatiche della correttezza e ottimizzazione del codice
generato,
- Cenni sulla naturalezza dell'esecuzione
di tali linguaggi su macchina parallela.
- Linguaggi logici distribuiti per W.W.W-computing.
- Saranno particolarmente studiati i linguaggi di programmzione logica con
vincoli, nati dapprima come estensione di PROLOG ed ormai utilizzati per
ottenere un prodotto ``finito'' ma programmando con lo stesso livello di
dettaglio dichiarativo richiesto per i prototipi.
Tali linguaggi (p. es., ECLIPSE, CHIP, ILOG) sono particolarmente adatti
alla risoluzione di problemi di scheduling industriale, di generazione di
orari (di lavoro/ferroviari/lezioni), di generazione genetica.
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Roberto Giacobazzi
1999-07-20