Ci limitiamo a parlare dell'esempio concreto. Ricordiamo che uno heap
binomiale ha ``forma'' obbligata, ovvero dal numero di elementi
possiamo risalire univocamente alle dimensioni dei singoli alberi
binomiali che lo compongono. Lo heap in oggetto dovrà dunque avere
tre alberi: uno da , uno da
, uno da
Se il minimo fosse
contenuto nell'albero piú piccolo, eliminando quest'ultimo saremmo
già posto. Se fosse contenuto in quello da
, questo si spezzerebbe
in
e potrebbe venir ricomposto, assieme all'albero da
che
sopravvive, con una fusione dei due alberi da uno, cosicché si avrebbero
a quel punto due alberi da
a loro volta fusi in un albero da
. Tutto questo senza toccare l'albero da
.
Nell'esempio il minimo dovrà dunque risiedere nell'albero da
.
Con l'estrazione, esso viene smembrato in
Ora i vecchi alberi
da
e da
sono affiancati entrambi da alberi dello stesso tipo; questo
basta a garantire che saranno soggetti a fusione, e che quindi alla fine ogni
albero sarà stato toccato.
Nel caso degli heaps di Fibonacci, ricordiamo che il layout degli alberi prima
dell'estrazione può essere molto più vario. Dopo l'estrazione,
comunque, grazie all'operazione di consolidamento, avremo le forme
tipiche degli heaps binomiali e quindi, nel nostro caso, ancora una volta
un albero da e uno da
Un esempio molto sbrigativo è quello dove partiamo da tredici nodi radice,
ad esempio prodotti da tredici inserzioni successive. Se dopo tali
inserzioni viene effettuata un'estrazione di minimo, avviene la consolidate
che, raggruppando i nodi in ovviamente li tocca tutti.